In Molise, presso la sede di Termoli dell’Università del Molise (UniMol), nasce un progetto formativo innovativo che unisce teoria e pratica per formare i professionisti del turismo del futuro. Il corso "Come si fa una guida turistica. Narrare il territorio per un turismo slow", ideato dalla prof.ssa Monica Meini e dal prof. Rossano Pazzagli, si propone di formare esperti nel turismo esperienziale e slow.
L’incontro con UniMol: una formazione innovativa
Il corso, riservato a 20 dei migliori studenti dei corsi di laurea in Enogastronomia e Turismo e Turismo e Sviluppo Locale, ha rappresentato una nuova frontiera nella formazione turistica. Viatoribus ha collaborato con UniMol per insegnare agli studenti come creare una guida turistica esperienziale, fornendo loro gli strumenti per raccontare il territorio in modo autentico e consapevole.
Un’esperienza diretta sul territorio: conoscere per narrare
Durante il corso, gli studenti hanno avuto l’opportunità di esplorare il territorio molisano con sopralluoghi guidati. Attraverso queste esperienze dirette, hanno conosciuto le piccole realtà produttive locali, i paesaggi e i saperi che caratterizzano il Molise, comprendendo l’importanza di preservare e valorizzare ciò che rischia di scomparire.
Gli output del progetto: formare i professionisti del turismo slow
Il corso non solo ha formato gli studenti nel processo di creazione di una guida turistica esperienziale e nello storytelling del territorio, ma ha anche stimolato in loro idee imprenditoriali legate al turismo lento. Con questo approccio, UniMol ha creato un modello operativo per iniziative future, insegnando agli studenti a valorizzare le risorse endogene e a sviluppare un’offerta turistica sostenibile.
Un progetto che guarda al futuro
Il corso ha rappresentato un importante passo avanti nella creazione di professionalità consapevoli del potenziale turistico del Molise. Grazie a questa iniziativa, il territorio ha acquisito nuovi ambasciatori pronti a promuoverne le bellezze e a costruire il futuro del turismo locale, in linea con la strategia sostenibile promossa dall’università attraverso i suoi centri di ricerca, come il Centro Studi sul Turismo e il MoRGaNA Lab.